L’ARIA DI LAGO FA MALISSIMO: SUL GARDA MULTANO CHI PULISCE LE SPIAGGE

Dobbiamo salvare il pianeta, ma non ce lo lasciano fare. Non ce lo permettono politici, verdi, ecologisti senza patente, filosofi, tecnici ex virologi, scuse, alibi, interessi superiori. E quando arriva la Greta di turno… tutti a darle della mitomane, ottusa, cialtrona fagocitata da partiti, utopie, droghe leggere e forse qualcuna più pesante.

Ora ci si mettono anche le nostre Forze dell’Ordine. Chiedere all’attempato signor Enzo Fattori, capelli e baffi bianchi, da decenni impegnato a pulire le sponde del Lago di Garda, essendo di Desenzano dove lo chiamano “Racman”, l’uomo che raccoglie, con un inglesismo di fantasia.

Il buon Enzo è stato beccato con sottobraccio un parabordo, quei palloni ovali di gomma che si pongono sulle fiancate delle barche per evitare urti. Che c’è di male? C’è che era in flagranza di reato, contravvenendo a un’ordinanza comunale del 25 gennaio 2024, con cui si vietava “di raccogliere qualsiasi oggetto tra le spiagge e l’acqua del Benaco”. Ovviamente non è dato sapere se questo valga anche per l’asciugamano che torni a prendere avendolo dimenticato, la tua sdraio, il portafoglio che ti è caduto, le infradito di tua moglie.

Quel che è certo è che il parabordo abbandonato tra plastica, rifiuti, cartacce, mozziconi e tutto il repertorio che la gente civile arricchisce al tramonto quando risale dalla spiaggia, non fosse naturalmente di Enzo Fattori (sicché potrebbe persino configurarsi il reato di furto?), ma tecnicamente – appunto – del Comune di Desenzano.

La motivazione che diede alla luce un’ordinanza così astrusa, è che sulle sponde del Garda (o Benaco, appunto) vengono rinvenuti reperti bellici, sicché si è scelto di proibire “l’asportazione di materiale in acqua e lungo le spiagge del Comune del basso lago. Una decisione finalizzata a garantire la sicurezza dei cittadini, in attesa di una completa bonifica dell’area”, che adesso però penalizza il più celebre dei molti volontari che – con frequenza settimanale – ripuliscono i rifiuti.

Naturalmente dal gennaio dell’anno scorso, una volta emanato l’editto, il Comune si è ben guardato dal fare altro, sicché le pulizie continuano a farle Enzo Fattori e i suoi amici volontari, visto che la stagione turistica è alle porte.

La notizia ha fatto in breve tempo il giro della cittadina ed è partita una colletta per pagare la sanzione: la bellezza di 500 (cinquecento!) euro, perché talvolta anche le acque di un lago sono salate.

Dalla grottesca vicenda emergono particolari che la rendono surreale. Primo: Fattori, come sempre, aveva avvertito le autorità che sarebbe andato a sbrigare le faccende domestiche a riva. In particolare doveva sbrogliare una corda che teneva attaccato al pontile un cartello caduto in acqua. Secondo: l’anziano aveva riposto il parabordo in un cestino dei rifiuti, quindi manco se l’era tenuto. Terzo: quei cestini dei rifiuti li hanno messi comunque i volontari. Quarto: la Polizia lo ha raggiunto più tardi rispetto al crimine, mentre il nostro anziano Enzo si stava gustando al bar un cornetto e un cappuccino. È stato invitato a seguire i militari in caserma.

Quinto, e ultimo: caro signor sindaco di Desenzano…

Vabbè, ci siamo capiti, che glielo dico a fare: c’è ancora una piccola cosa da fare per salvare la ghirba e non sprofondare nel ridicolo. La faccia.

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *